Descrizione
Il Decreto Interministeriale n.129 del 28 agosto 2018, “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107, all’art. 40, elenca i documenti contabili che ogni Istituzione Scolastica deve predisporre, tra cui il Programma Annuale. Quest’ultimo è disciplinato dagli articoli dal 4 al 10.
Il Programma Annuale è il documento di previsione dei dati contabili per il successivo esercizio finanziario.
Questo documento è di fondamentale importanza perché la sua predisposizione consentirà all’Istituto Scolastico di realizzare quanto contenuto del Piano triennale dell’offerta formativa.
I due documenti sono molto differenti ma strettamente collegati.
Il PTOF è uno strumento di programmazione didattica curriculare ed extracurriculare, in cui sono contenute le esigenze della popolazione scolastica in stretto riferimento alle condizioni economiche e sociali del territorio in cui la scuola si trova.
La sua predisposizione avviene con il coinvolgimento di tutte le componenti della scuola e rappresenta l’identità stessa dell’Istituzione Scolastica.
Il Programma Annuale è uno strumento contabile attraverso il quale sarà possibile realizzare tutte le azioni e gli obiettivi previsti nel PTOF.
Con la Legge 107 del 2015 cosiddetta “Buona Scuola” il Piano dell’offerta formativa, di durata annuale, viene sostituito con il PTOF di durata triennale, elaborato dal Collegio docenti sulla base dell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico e approvato con delibera del Consiglio d’Istituto.
Mentre il PTOF viene redatto per anni scolastici, il programma annuale, come tutti documenti contabili fa riferimento ad altri principi ed ha valenza per l’anno finanziario, ovvero per anno solare, dal 1° gennaio al 31 dicembre.
Il Programma Annuale deve sottostare ai principi contabili previsti dal D. Lgs. 91 del 2011 per le amministrazioni dello Stato, tra cui ricordiamo:
- La veridicità, i dati inseriti nel bilancio devono rispecchiare la reale situazione contabile;
- L’universalità, tutte le entrate e le spese sono registrate sul bilancio e non possono esistere gestioni fuori bilancio;
- Flessibilità, per evitare un’eccessiva rigidità della gestione e consentire di adattarsi ai mutamenti che possono intervenire durante il corso dell’esercizio finanziario;
- Chiarezza e comprensibilità dei dati, in modo che siano comprensibili ai cittadini;
- Prudenza, si applica ai documenti contabili di previsione e di rendicontazione al fine di rappresentare in modo veritiero i dati di bilancio;
- Verificabilità, i dati contenuti nei documenti contabili di programmazione, gestione e rendicontazione devono poter essere verificabili, in modo che sia possibile risalire ai procedimenti e alle scelte effettuate in tutte queste fasi. Un importante strumento in questo senso è la verifica al Programma Annuale al 30 giugno, di cui parleremo più avanti;
- Competenza, a differenza del principio di cassa, si iscrivono in bilancio le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive, ovvero accertamenti di entrate e impegni di spesa. Pertanto le riscossioni e i pagamenti, che si effettuano rispettivamente mediante reversali e mandati, sono successive all’iscrizione contabile dei crediti e dei debiti.
Questi sono solo alcuni dei principi cardine sul quale si basa la predisposizione di questo documento e sono indicati a titolo meramente esemplificativo.
Il Programma Annuale è predisposto dunque sulla base dei principi sopra menzionati, in particolare quello della competenza e si compone di entrate, aggregate per fonte di finanziamento e spese, riunite per destinazione.